Lo chef Marco Bianchi fa coming out!

marco-bianchi

Lo chef Marco Bianchi confessa a sua moglie di essere sempre stato gay!

Marco Bianchi racconta il suo coming out al Corriere della Sera: “Non ho mai potuto discuterne con la mia famiglia di origine. Pensavo che essere gay fosse la cosa più brutta del mondo”

Marco continua dicendo:

“Una sera, mentre la nostra bimba dormiva, ho detto a mia moglie Veruska ‘sono omosessuale, lo sono sempre stato, però solo ora ho capito che sto bene con te ma come amico, perché quello che va oltre, probabilmente, è con un uomo’”.

Confessa Marco Bianchi, lo chef, volto noto della tv e food mentor della Fondazione Veronesi al Corriere della Sera.

“Ho avuto la forza di fare coming out solo dopo aver raggiunto altre certezze. Veruska mi è stata vicino […] Mi mancava qualcosa: gli apprezzamenti femminili non mi gratificavano, poi la paternità mi ha dato lo spunto finale di riflessione”.

Ma a quali riflessioni si riferisce Marco? A chi ?

La persona a cui lo chef si riferisce è un certo Luca Guidara, un influencer e coach dell’ordine. Marco ha spiegato di essere gay anche alla sua bambina e alla domanda: ” Qual è stata la reazione di tua figlia ?” lui risponde così:

“Dopo aver consultato alcuni esperti, abbiamo deciso di dirlo anche a nostra figlia. Le ho raccontato la verità, che voglio tanto bene a mamma, ma il mio cuore batte più forte per Luca […] Lo ha accettato con naturalezza, è una bambina straordinaria: dopo un primo incontro finto-casuale, si sono visti per un gelato, una pizza, e ora è anche il ‘suo’ Luca”.

marco-bianchi

Marco Bianchi, dopo il suo coming out ha finalmente iniziato la sua seconda vita. Seppure ci ha impiegato oltre 40 anni a venir fuori, Marco Bianchi adesso è felice.

“Sentivo di provare affetto per i maschietti ma non potevo discuterne nella mia famiglia, fortemente cattolica e priva di strumenti […] Ricordo quando mio papà inneggiava a un documento contro l’omosessualità della Congregazione della fede, quando mia mamma chiamava “poverino” l’amico gay di mia sorella o rispondeva alla vicina che giocavo con le bambole perché mi piacevano le bambine”.

Una situazione difficile quella familiare, che ha profondamente condizionato le scelte di vita dello chef.

“Cosa potevo capire? Pensavo che essere gay fosse la cosa più brutta del mondo […] Quando metti insieme i tuoi pezzettini di vita crei un cerchio della sicurezza. E senti una forza con la quale puoi buttare giù un muro o, finalmente, ammettere di essere omosessuale”.

Adesso è felice, si accetta per quello che è, e sa di non essere sbagliato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *